
Butrinto
Butrinti o Butrinto(in albanese Butrint o Butrinti) è una città e un sito archeologico in Albania, vicino a Saranda e al confine con la Grecia. Nell’antichità era conosciuta come Bouthroton in greco antico e come Buthrotum in latino. Si trova su una collina vicina al Canale di Vivari. Abitata fin dai tempi della preistoria, Butrinto è stata nei secoli una città epirota, una colonia romana e un vescovato.
Foto di Butrinto
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Visitare Butrinto
Il parco nazionale di Butrinti è aperto tutto l’anno dalle 8 fino al tramonto. Il museo è aperto dalle 8 fino alle 4 pm. Il tempo medio per una visita del parco si aggira intorno alle tre ore.
Prezzi
-700 Leke per i non-albanesi
-500 Leke per i non-albanesi, in gruppi di più di dieci
-200 Leke per gli albanesi
Assicurarsi che di ricevere il biglietto di ingresso e di tenerlo con sè per tutta la durata della visita. Guide in inglese e albanese sono in vendita presso la biglietteria del parco. Questi includono guide ai monumenti di Butrinto e per i sentieri attorno, così come le guide ad altri vicini siti archeologici e di trekking nel sud dell’Albania. Le fotografie sono consentite, anche se nel museo rigorosamente senza l’uso del flash. Inoltre, partono regolarmente gite in barca sul Lago di Butrinti e verso il castello di Ali Pasha, alla foce del Canale Vivari. Chiedere i dettagli presso la biglietteria.
Scavi Archeologici:
I primi moderni scavi archeologici a Butrinto cominciarono nel 1928 quando il governo fascista di Mussolini mandò una spedizione verso Butrinto. Gli scopi, più che scientifici, avevano ragioni geopolitiche, puntando ad estendere l’egemonia italiana in Albania. La spedizione era condotta da un archeologo italiano, Luigi Maria Ugolini, che fece un ottimo lavoro. Ugolini morì nel 1936, ma gli scavi continuarono fino al 1943, quando furono fermati dalla seconda guerra mondiale. Vennero riportate alla luce la città romana e la città ellenistica, comprese la porta dei leoni e le porte scee, chiamate così da Ugolini in ricordo delle famose porte di Troia nominate nell’Iliade di Omero. Dopo che il governo comunista di Enver Hoxha prese il potere in Albania nel 1944, le missioni archeologiche straniere vennero bandite. Il lavoro venne proseguito da archeologi albanesi, fra i quali Hasan Ceka. Nel 1959 le rovine vennero visitate da Nikita Khrushchev, il quale suggerì a Hoxha di convertire l’area in una base sottomarina. Negli anni settanta l’Istituto Albanese di Archeologia intraprese una campagna di scavi su larga scala. A partire dal 1993 un’equipe di archeologi inglesi, guidati dal Prof. Richard Hodges (University of East Anglia, Penn Museum) ha ripreso le ricerche archeologiche all’interno della città di Butrinto e nel vicino suburbio di Vrina. Gli scavi hanno riportato alla luce i resti del Triconch Palace, l’area capitolina e forense, una torre tardoantica riusata nel periodo altomedievale come residenza, numerosi cimiteri urbani tra cui si segnala quello presso il pozzo di Junia Rufina, assieme a numerose altre strutture. Le indagini presso la pianura di Vrina hanno dimostrato l’esistenza di una colonia romana in Albania databile ad età augustea, attraversata da un imponente acquedotto che riforniva la città di Butrinto. L’intero progetto archeologico è stato finanziato e sostenuto dalla Butrint Foundation e dal Packard Humanities Institute, in collaborazione con l’Istituto d’Archeologia di Tirana. Allo scavo presso Butrinto hanno preso parte specialisti da ogni parte del mondo e studenti albanesi in archeologia, ai quali è stato dedicato il Training Programme.
Fonti: wikipedia.org, butrint.org